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INGREDIENTE PRIMARIO: novità per gli obblighi in etichetta

È stato ufficialmente prorogato il decreto interministeriale che prevede l’obbligo di indicazione dell’origine dell’ingrediente primario negli alimenti fino al 31 dicembre 2022.  Quindi, ancora fino al 31-12-2022 sarà obbligatorio riportare tale indicazione.

Cosa significa?

INGREDIENTE PRIMARIO: COSA SI INTENDE?

Per ingrediente primario (Reg. UE 1169/2011) di un prodotto alimentare si intende un ingrediente:

  1. Che rappresenta più del 50% di tale alimento (Ingrediente primario quantitativamente);
  2. A cui è abitualmente associata la denominazione dell’alimento (ingrediente primario qualitativamente).

Esempio: la semola è l’ingrediente primario nella pasta.

ORIGINE: COSA SI INTENDE?

Il Regolamento Europeo CEE n. 2913/92 definisce l’origine di un prodotto alimentare il paese di ultima trasformazione o lavorazione sostanziale del prodotto.

Esempio: la pasta prodotta in Italia può essere definita di origine italiana anche se il grano utilizzato per ottenere la semola proviene da un paese estero.

ORIGINE E INGREDIENTE PRIMARIO: QUALI SONO GLI OBBLIGHI IN ETICHETTA?

Se si prende in considerazione il Regolamento Europeo 775/2018, l’indicazione dell’ingrediente primario è ritenuta necessaria solamente quando sono presenti al contempo le seguenti condizioni:

  • L’ingrediente primario ha origine in un paese diverso da quello di ultima trasformazione dell’alimento;
  • In etichetta compaiono simboli o riferimenti riguardanti il paese d’origine dell’alimento.

Prendendo come esempio quello della pasta, secondo il Regolamento Europeo, per definirla una pasta “italiana” sarebbe sufficiente che la sua trasformazione avvenisse all’interno del territorio italiano, anche se la semola provenisse da altri paesi.

È stata l’Italia che, ritenendo quanto sopra un inganno al consumatore, ha richiesto alla Commissione Europea nel 2018 la possibilità di erogare alcuni decreti nazionali per salvare il “made in Italy”.

I decreti interministeriali nazionali, che avevano scadenza prevista il 31/12/2021, impongono l’obbligo, in qualsiasi casistica, di indicare il paese di origine dell’ingrediente primario per: pasta, pomodoro, latte, riso, salumi e prodotti caseari.

Da gennaio 2022 la loro validità è stata prorogata ufficialmente, fino al 31/12/2022.

Ciò significa che, anche per quest’anno, le etichette consentiranno al consumatore italiano di effettuare scelte consapevoli riguardo l’origine dei prodotti acquistati, salvaguardando il Made in Italy.

 

Consulta Bologna HACCP per ulteriori informazioni.

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